badante

 

Si è vista revocato dall’Inps il reddito di cittadinanza e chiesto il rimborso per le somme percepite tra ottobre 2020 e novembre 2021. Ragione: carenza del requisito dei dieci anni di residenza. E’ quanto accaduto ad una badante che lavora da anni in Trentino e che con il supporto del Patronato Inca Cgil, difesa dall’avvocato Giovanni Guarini, ha fatto ricorso contro la decisione dell’Istituto. Nelle scorse settimane il giudice Michele Cuccaro, del Tribunale di Rovereto, ha accolto il ricorso e dato ragione alla lavoratrice, rigettando le tesi di Inps.

Per la prima volta in Trentino il Tribunale conferma il principio secondo cui i dieci anni di residenza in Italia non devono essere continuativi, ma possono essere raggiunti sommando più intervalli temporali. E’ requisito indispensabile, invece, che gli ultimi due anni, dei dieci totali, siano stati vissuti sul territorio nazionale senza interruzione.

Ora Inps dovrà riconoscere alla lavoratrice una somma di dieci mila euro per l’annullamento dell’indebito e riattivare il reddito di cittadinanza per diciotto mesi, così come previsto dalla norma.

 

I fatti risalgono a poco meno di un anno fa. La lavoratrice si è rivolta allo sportello dell’Inca per chiedere il rinnovo del reddito di cittadinanza. Inps ha rigettato la sua richiesta motivando l’assenza del requisito di continuità dei dieci anni di residenza. La legge, però, non prevede la continuità per l’intero arco temporale, come ha confermato il Tribunale.

La lavoratrice ha dimostrato, in ogni caso, di aver continuato a lavorare in Italia, ma per un problema di anagrafe non è stata modificata la residenza a seguito del cambio di datore di lavoro. La continuità lavorativa risulta anche dal versamento dei contributi ed è implicito che il lavoro di assistenza e cura svolto da una badante per una persona residente in Italia implica la residenza sul territorio nazionale.

Soddisfazione di Inca Cgil per il riconoscimento di un diritto legittimo. La decisione del giudice, inoltre, sarà un punto di riferimento per altre situazioni simili.

 

 

Trento, 9 gennaio 2023